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Vecchio propagandista criminale

nella sede del fascio mi trovonno

quando lo duce ruzzolò le scale

che i suoi appartamenti spalanconno.

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Aveano preparato un tribunale

fortuna che i conti un gli tornonno!

un tribunale verrà per i delinquenti

che vollero stragiare l'innocenti.

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Son vicino a ottantanni, ho perso i denti

debole nella gambe e nella vista.

Ma i sentimenti miei son sempre ardenti

Amo sempre il Partito Socialista.

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Lo posson dire tutti i miei aderenti

la propaganda mia  fu di conquista

nelle elezioni di Giulio Masini

senza offender nè grandi nè piccini.

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La Monarchia ci aveva i galoppini,

ma vistosi sparir qualche millione

e pensò di chiamare Mussolini

per farsi deputati col bastone.

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Li mandarono all'urna i birichini

il giorno che faceano l'elezione.

E se il no un si riportava in mano,

nerbate come a Cambi Mariano.

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Ma non crediate che vi faccia il piano

di tutte l'angherie e prepotenze.

Compagni un posso più, son troppo anziano.

Ve lo diranno nelle conferenze,

 

come sentisse ch'è poco lontano

dal compagno Busoni di Firenze.

spiegò le trame e tutti gli inganni

ch'hanno saputo fa in ventitreanni !

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Popolo hai sofferto tanti affanni!

principiasti a patir coi manganelli

e, non contenti questi barbagianni,

ci vollero piglià anche gli anelli.

 

E per essere ancora più tiranni,

ci ripurgonno in parte pazzarelli!

infine per compire la dozzina

ci presero il paiolo e la mezzina!

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Ma il progresso però sempre cammina

mattina e sera non si stanca mai.

Per noi non c'è che questa medicina

abbracciarsi  tutti quanti gli operai.

 

Accorrete dai campi e l'officina

se un volete patir più pene e guai!

E stiamo in pace che un faccia ritorno

quell'infame burrasca di LIVORNO!

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                       Gelasio Pannocchi

                       di Castelnuovo d'Elsa

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